Questo blog è dedicato ai miei alunni per: - riflettere insieme sui percorsi di apprendimento da un punto di vista alternativo al manuale scolastico; - apportare contributi personali; - interagire in libertà con i compagni e con il docente; - favorire collaborazioni con docenti e alunni di altri contesti.
domenica 30 marzo 2008
Aria E Vento: Una Coppia Speciale Di Falchi Pellegrini
Se volete saperne di più andate sul blog "Splash ragazzi" della maestra Renata e della sua classe 3° A.
Nella foto seguente, si riescono a intravedere le quattro uova, deposte in questo mese di marzo.
Observatory: La Soluzione
vi ringrazio della partecipazione e vi rivolgo le mie congratulazioni.
Le vostre soluzioni sono state sostanzialmente tre:
1. 700 giorni
2. 140 giorni
3. 70 giorni.
Per quanto riguarda la prima, l'argomentazione basata sul calcolo aritmetico del m.c.m. di 100 e 350 non è errata, ma parziale come vedremo. I miei complimenti, comunque, a Enzo e Arianna che, avendo soltanto 11 anni, ha sfruttato gli strumenti matematici di cui è in possesso.
La seconda soluzione è esatta, se si considera soltanto l'allineamento pianeta - pianeta - sole.
La terza soluzione, infine, è quella esatta, tenuto conto, come osservato da Lillyth che c'è allineamento anche quando si ha la configurazione: pianeta - sole - pianeta.
Riporto, pertanto, l'argomentazione di Lillyth.
I pianeti, infatti, sono allineati al sole anche quando questo è in mezzo a loro e si trovano tutti e tre i corpi celesti su di un'unica retta. In questo caso basta calcolare quando gli archi di orbita tracciati hanno 180° di differenza, cioè dopo 70 giorni infatti: (360°:100x70)-(360°:350x70)=180°
Mikelo, sulla base dei ragionementi di Lubbra e di Lillyth, è andato alla ricerca di una formula risolutiva:
1= angolo giro
1/100 di giro al giorno per un pianeta, 1/350 di giro per l'altro.
x (1/100 - 1/350) =1/2
x [(7-2)/700] = 1/2
x (5/700) =1/2
x= 1/2 * 700/5 = 700/10 = 70
Ricapitolando, la domanda, come avete giustamente osservato, poteva dare adito a qualche dubbio. Però, poiché si richiede quando i due pianeti saranno nuovamente allineati, occorre tenere conto dei due diversi tipi di allineamento.
Pertanto, la soluzione esatta è 70 giorni.
Grazie ancora a tutti voi per aver partecipato...e rimanete sintonizzati per altri puzzle!
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sabato 29 marzo 2008
Catene E Reti Alimentari [Learning Object]
Un Learning Object (LO) è un oggetto di apprendimento multimediale, dinamico e interattivo, come constaterete, che può rappresentare un modo interessante e divertente per consolidare o potenziare quanto avete già studiato.
Quelle che seguono sono alcune schermate del LO.
Segue la schermata relativa ad una simulazione in flash, che è possibile rivedere più volte.
Ci sono verifiche interattive che non vi permetteranno di proseguire se prima non avrete risposto correttamente.
C'è anche la possibilità di consultare pagine tutoriali e/o di approfondimento come la seguente.
E non è finita! Potrete consultare, inoltre, pagine di glossario e tutoriali e altro che scoprirete.
Il Learning Object è stato prodotto da Garamond ( che ringrazio per la concessione) nell'ambito del progetto ministeriale "Apprendere Digitale". La sottoscritta ne ha redatto il progetto didattico generale e i testi.
Grandi e piccini, se volete saperne di più sui Learning Object e sul Progetto apprendere digitale, vi rimando a questi due articoli da me pubblicati sulla rivista Scuola e Didattica, Editrice La Scuola.
>> Scarica il Learning Object
martedì 25 marzo 2008
Meccanica Quantistica: L'esperimento Delle Due Fenditure In Un Video
Cari ragazzi, il video che vedete in questo post riguarda un famoso esperimento di Meccanica Quantistica, l'esperimento delle due fenditure
Su Wikipedia, leggiamo in proposito:
"La Meccanica Quantistica, o fisica quantistica, è un ramo della fisica con numerose applicazioni sia sperimentali che teoriche. Gli effetti della meccanica quantistica a livelli macroscopici non sono generalmente apprezzabili, in quanto diventano evidenti solo per scale atomiche o subatomiche; inoltre, essa fornisce una generalizzazione di tutte le teorie classiche, esclusa la teoria della relatività, e dà un'accurata descrizione di molti fenomeni precedentemente inspiegabili come la radiazione di corpo nero e la stabilità degli atomi introducendo il concetto di orbitali degli elettroni.
«Più la teoria dei quanti ha successo, più sembra una sciocchezza»
(Albert Einstein, lettera a Heinrich Zangger, 20 maggio 1912)
La meccanica quantistica riunisce un complesso di teorie fisiche formulate nella prima metà del ventesimo secolo che descrivono il comportamento della materia a livello microscopico, a scale di lunghezza inferiori o dell'ordine di quelle dell'atomo o ad energie nella scala delle interazioni interatomiche, dove cadono le ipotesi alla base della meccanica classica. Essa permette di interpretare e quantificare fenomeni che, nell'opinione della maggior parte dei fisici contemporanei, non possono essere giustificati dalla meccanica classica, le cui previsioni sono in questi casi in completo disaccordo con i risultati sperimentali".
Questo argomento è troppo complesso per voi, ma ho voluto presentare il video per i nostri lettori adulti perché illustra in maniera chiara i fondamenti della meccanica quantistica. L'esperienza filmata è, come detto prima, quella celebre delle due fenditure, nella quale secondo il fisico Feynman, si può osservare la stranezza del comportamento quantistico.
[ Via| Il Potere Della Fantasia ]
Primavera: Un Campo Di Fiori Violetti In Arkansas
Allora ho pensato di attingere alle risorse fotografiche della brava Gale Rainwater per risollevarci un po' lo spirito. Guardate la foto che ho scelto. E' di una bellezza straordinaria: un campo di fiori violetti in Arkansas!
Avete notato che c'è un unico albero? Curioso vero? Sembrerebbe quasi il guardiano di tanta bellezza!
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domenica 23 marzo 2008
Observatory: Risolvi Il Puzzle Astronomico
Osservate con attenzione l'immagine seguente.
Il puzzle propone quanto segue.
In un sistema solare lontano, molto lontano, due pianeti sono perfettamente in linea con il loro sole (come nell'immagine).
Icerix, il pianeta più freddo e più lontano, impiega 350 giorni per descrivere un'orbita completa attorno al sole.
Cetacearth, il pianeta pieno d'acqua più, vicino al sole, impiega soltanto 100 giorni.
Ipotizzando che le orbite siano nello stesso piano, in quanti giorni i due pianeti saranno di nuovo allineati con il loro sole?
Per la soluzione, non occorrono concetti complessi di geometria angolare/rotazionale.
Per voi ragazzi, la risoluzione sarà possibile più in là quando avrete acquisito i necessari pre-requisiti strumentali, ma nulla vieta che ci proviate.
Sarebbe alquanto gradito il cimento dei lettori, appassionati di queste tematiche.
I colleghi coglieranno sicuramente la validità didattica della proposta.
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Buona Pasqua Con Gioco E Segnalazioni Scientifiche
Naturalmente, il gioco è messo a disposizione anche di amici e lettori del blog.
Dopo il gioco, qualche informazione scientifica interessante.
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venerdì 21 marzo 2008
Il Magnetismo: Il Seguito Dell'attività Della Classe 3° A PrimariaDi "Splash Ragazzi"
domenica 16 marzo 2008
I Geni Architetti Del Cervello: Una Interessante Ricerca
ricordate gli interessanti contributi del nostro amico Gaetano sulla questione dell'intelligenza matematica, che tanto successo hanno riscosso tra voi?
Ebbene, l'articolo che segue, sempre dello stesso autore (che ringrazio per l'ennesima volta), percorre quella stessa via. Vi invito quindi a leggerlo con attenzione perché merita veramente!
...ragazzi aspetto i vostri commenti, come al solito!
Nel blog Matem@ticaMente (consulta i link alla fine di questo articolo) si è acceso non molto tempo fa un coinvolgente convivio scaturito da argomenti che ho tratto dal libro “Intelligenza matematica” di Brian Butterworth. Indubbiamente, il merito va al tema dell'argomento trattato e questo incoraggia a continuare su questa strada per il produttivo approccio, specie con i giovani cui è dedicato questo blog.
"Tutto ha inizio – afferma questo insigne scienziato – dalla consapevolezza che ogni essere umano nasce col senso dei numeri grazie al cosiddetto gene della matematica". E poi rileva che l'abilità matematica nei bambini dipende dal normale sviluppo dei “moduli numerici”, posseduti alla nascita. Di qui, tutta una serie di chiarimenti prodotti dal prof. Butterworth che sono stati riepilogati nel post del suddetto blog Matem@ticaMente.
Del gene della matematica se ne è occupato compiutamente un altro luminare, il prof. Devlin Keith docente di Matematica al Saint Mary's College di Stanford – California, autore appunto del libro “Il gene della matematica”. E qui sorge l'interesse scientifico per capire, per esempio, che cosa differenzia un matematico da una persona che si considera assolutamente incapace di sviluppare una qualsiasi argomentazione matematica? Attitudine? Predisposizione? O addirittura genetica?
Si osserva che senso del numero e ragionamento matematico, spesso confusi, appartengono a piani sostanzialmente differenti. Il primo è comune a vari animali (oltre all’uomo): numerosi esperimenti mostrano che scimpanzé, ratti, leoni e colombi, per esempio, posseggono la capacità di confrontare il numero di oggetti di insiemi diversi; il che comporta un evidente vantaggio ai fini della sopravvivenza.
La possibilità di argomentare matematicamente è invece una prerogativa esclusivamente umana e, a parere di Devlin Keith, essa ha origine dalla stessa facoltà cerebrale che ci consente di usare il linguaggio, ossia la capacità simbolica.
La conquista dell’astrazione, fondamentale per comprendere il mondo, organizzarsi e dunque per la stessa sopravvivenza dell’uomo sulla Terra, fu il passaggio cruciale che permise al discendente di Homo erectus di sviluppare sia il linguaggio sia il ragionamento matematico. Pertanto, non solo il gene della matematica non esiste (il titolo ha valore chiaramente provocatorio!), ma la Matematica ci appartiene; è una delle nostre usuali facoltà mentali così come lo è la capacità di esprimerci attraverso il linguaggio. [1]
Se queste argomentazioni ci giungono da parte di ricercatori tutti occupati dal risvolto strettamente connesso alla scienza matematica, è interessante completare, in questa sede didattica scolare di scienze, anche il risvolto che riguarda la ricerca della scienza biogenetica, poiché è stato continuamente tirato in ballo il gene della matematica fra i diversi altri geni.
È interessante il percorso della ricerca scientifica biogenetica – la biologia molecolare in particolare – seguito da un noto ricercato, il prof. Edoardo Boncinelli. Tempo addietro, nel 1998 ha espresso, com'è suo solito in modo davvero pittoresco, le sue concezioni in biogenetica riportate dalla rivista mensile Newton di ottobre. Sintetizzo di seguito l'articolo a riguardo pubblicato su questo periodico.
Secondo Boncinelli, la testa dell’uomo, come di qualsiasi vivente, nel cominciare a prefigurarsi alla vita terrena, segue un certo itinerario genetico, in netto anticipo sul resto, pur esso in formazione secondo gli schemi cromosomici.
«I geni che formano la testa cominciano a funzionare quando ancora l’embrione “non sa” dove avrà la testa e dove i piedi. In questa fase, la porzione dell‘embrione che diventerà la testa è smisuratamente grande rispetto al resto, come se la natura si sia voluta concentrare sulla parte più nobile di un individuo, lasciando perdere temporaneamente il resto».
I suddetti geni architetti – prosegue il prof. Boncinelli – «probabilmente rappresentano la nostra parte più antica rimasta sostanzialmente inalterata da quando comparvero sulla terra i primi animali dotati di testa, cioè subito dopo le meduse nella scala evolutiva». Di qui si rivela il lato giocoso e polarizzante di Boncinelli con una conclusione a modo suo congeniale. Egli dice che «la bellezza di questa ricerca è proprio nell‘aver mostrato che il progetto fondamentale del corpo umano è stato deciso centinaia di milioni di anni fa e che tutti gli animali oggi esistenti, uomo compreso, non rappresentano che delle variazioni al tema».
«Un bambino inizia a svilupparsi con l’attivazione di questi geni “preistorici”, quindi, è come se in pochi giorni ripercorresse l’intera storia evolutiva».
In particolare, Boncinelli ed il suo gruppo di ricercatori del Dipartimento di biotecnologie dell’Istituto San Raffaele di Milano, avevano fatto progredire le ricerche sui geni architetti del cervello, scoprendone un altro, chiamato EMX-2.
Il ruolo di EMX-2 nella progettazione e costruzione della corteccia cerebrale venne chiarito dallo stesso gruppo nel 2000 e allora si parlò di EMX-2 come del “gene che regola il pensiero”. Anche adesso l’entusiasmo è grande.
Per Michèle Studer, il processo di suddivisione cerebrale controllato dal gene COUP-TFI potrebbe costituire la base neurologica della famosa “teoria delle intelligenze multiple”, elaborata 25 anni fa da Howard Gardner, professore di psicologia dell’età evolutiva all’Università di Harvard, a partire da osservazioni sullo sviluppo delle capacità cognitive nei bambini. La teoria di Gardner scardinò il tradizionale concetto di intelligenza, intesa come capacità generale, misurabile con il QI, sostenendo che l’intelligenza risulta dalla combinazione di alcune abilità mentali più o meno sviluppate, o meglio, esistono diversi tipi di intelligenza, sette o anche otto o forse più. In realtà la teoria psicologica di Gardner ha rivoluzionato anche il modo di vedere il sistema cervello-mente: non un elaboratore centrale, ma l’insieme di sistemi di elaborazione fondamentali e distinti. La ricerca dei geni - probabilmente più di due, forse una decina - responsabili di questa straordinaria architettura è aperta.
Per chi volesse approfondire la cognizione sulla ricerca del prof. Boncinelli, rimando ad un pdf presente sul sito dell'università di Udine (consulta il link alla fine del post).
Geni architetti “dilettanti”- L'opinione di un dilettante
Nello studio della matematica, c’è opinione degli stessi accademici che, per prima cosa, molte creazioni matematiche sono storicamente state fatte da cosiddetti “dilettanti” (che è poi solo un modo di dire: a volte la loro cultura è tutt’oggi invidiabile da parte di tanti “accademici”). Per seconda cosa, quel che conta nella ricerca matematica è spesso lo spirito creativo, l’idea geniale, la curiosità, doti che non sempre richiedono una grande cultura matematica.
Ma le creazioni riguardano anche innumerevoli altre discipline della scienza e perciò anche in tutti questi ambiti si annoverano altrettante creazioni attribuite ai “dilettanti” in questione.
Ne abbiamo una prova proprio nel contesto di questo scritto, con il prof. Boncinelli, fisico di formazione, ma biologo molecolare di mestiere, oggi anche filosofo.
Chi abbiamo di fronte? Per certi versi, senza per questo sminuire il suo indubbio prestigio accademico, potremo accettare l'idea che la sua carriera di ricercatore insigne è cominciata in modo “dilettantististico” partendo, però, da una posizione di tutto riguardo, la laurea in fisica.
Boncinelli ha dunque cominciato a “nascere” come studioso “autodidatta” delle scienze della vita, ed è diventato poi pioniere delle discipline scientifiche che attualmente hanno raggiunto i massimi livelli di specializzazione. Discipline che alla fine degli anni ’60 cominciavano a muovere i loro primi passi.
Ma, per certi altri versi, è così anche per il prof. Butterwort, professore di neuropsicologia cognitiva, col suo libro “Intelligenza matematica”, per esempio. Ha affrontato un considerevole lavoro addentrandosi nel mondo dei numeri, eppure egli sin dall'inizio della stesura del suddetto libro ci tiene a dire: «Io non sono un matematico. In effetti, non sono particolarmente bravo né in matematica né a far calcoli.»
Un altro esempio, che sembra avere le connotazioni risalenti a geni del genere “dilettante”, è il caso di Hunting del film «Will Hunting, genio ribelle», del quale ne parlo nel post «Competenti e incompetenti con i numeri» di Matem@ticaMente.
Egli è un giovanotto che lavora come inserviente al MIT, la più prestigiosa Università scientifìca del mondo. Si tratta però di un film, ma la sua trama è interessantissima, non solo sotto il profilo umano, ma anche per il lato scientifico che con questo scritto si sta affrontanto, senza alcuna pretesa accademica naturalmente. È una mia semplice opinione di meno che dilettante in materia.
E così, seguendo la trama del film in discussione, si viene scoprire che Will Hunting risulta essere un prodigio in matematica alla stregua di Ramanuhjan, il più grande di tutti.
Il professore che poi si occupa con amore di lui, pur essendo insignito di una medaglia Fields – una specie di premio Nobel per la matematica, solo che viene assegnata ogni quattro anni – ne è affascinato. «Non sono niente in confronto a questo ragazzo», ammette.
Gaetano Barbella
- Scarica il pdf sulla ricerca del prof. Boncinelli: "L'origine della forma vivente"
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giovedì 13 marzo 2008
Scoprire Le Sostanze Chimiche Nel Quotidiano
Il laboratorio era rudimentale (…). C’era un bancone piastrellato, poca vetreria, una ventina di bocce con reattivi, molta polvere, molte ragnatele, poca luce e un gran freddo. Lungo tutta la strada avevamo discusso su quello che avremmo fatto, ora che saremmo << entrati in laboratorio >>, ma avevamo idee confuse (…)”.
lunedì 10 marzo 2008
Esplora Una Tavola Periodica Degli Elementi Dinamica: Ptable
Tra le numerose lingue disponibili, è incluso anche l’italiano.Cosa volete di più? Non vi resta che consultarla per scoprirne le potenzialità.
Vai a Ptable.
domenica 9 marzo 2008
La Teoria Delle Stringhe
Cliccando sull'immagine, raggiungerete la pagina di Focus.it, dove potrete guardare l'interessante filmato in Flash.
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giovedì 6 marzo 2008
Mappe Concettuali: Un Percorso Di Ricerca Sull'Acqua
Cari lettori,
presento, in questo articolo, un percorso di ricerca didattico - metodologica sulle mappe concettuali, svolto all’interno del mio Istituto Comprensivo, già presentato da Maestro Alberto (che ringrazio di cuore) qualche mese fa. Lo metto a disposizione anche su questo blog.
Il percorso, che ha coinvolto tutti e tre i gradi scolastici (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria) sulla tematica “Acqua“, ha portato alla realizzazione di diversi materiali per i tre ordini scolastici.
Per la scuola dell’infanzia:
• un’ampia documentazione di un percorso didattico, centrato sulla tematica “Acqua”, realizzata attraverso le mappe concettuali (7 mappe) dall’individuazione dei contenuti didattici, distillati ad hoc per il livello scolare 5/6 anni, all’enucleazione degli elementi della valutazione e di quelli metodologici, compresi gli obiettivi formativi da perseguire.
Per il primo biennio della scuola elementare:
• una mappa concettuale sulla tematica “Acqua”, corredata di tre esperimenti, esemplificativi di uno dei possibili percorsi da attuare, e da una valutazione dell’attività proposta. inoltre dei cloze e altre mappe.
Per la scuola secondaria:
• un decalogo di istruzioni su come realizzare una mappa concettuale;
• una mappa rappresentante le “tre forme dell’apprendimento cognitivo in interazione fra di loro”;
• una mappa relativa alle “due forme di acquisizione dei concetti e le loro relazioni con l’esperienza e la struttura cognitiva”;
• 4 mappe, realizzate su tematiche diverse allo scopo di documentare l’inesauribile flessibilità del loro impiego.
I materiali contengono, inoltre, varie mappe prodotte dagli alunni e ulteriori risorse. Il percorso può essere generalizzato dai docenti, che volessero utilizzarlo, alle proprie situazioni didattiche, naturalmente adattandolo con la flessibilità richiesta.
Scarica i materiali:
- percorso di ricerca-azione (documento .pdf)
- acqua scuola secondaria 1° grado
sabato 1 marzo 2008
Riflesso In Autunno: Maroon Belles (Colorado)
Questa volta è una vista delle Maroon Belles, nelle Montagne Rocciose del Colorado, ancora sul tema dei colori d'autunno.
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