sabato 27 ottobre 2007

[Schede di laboratorio] La dilatazione termica dei corpi

Allego un file in formato .pdf, contenente tre schede relative ad altrettante esperienze di laboratorio sulla dilatazione termica dei corpi solidi, liquidi, gassosi.


Le esperienze, già testate, sono descritte dettagliatamente nel documento. I colleghi interessati possono utilizzarle, adattandole opportunamente ai propri contesti.


Per richieste di chiarimenti, utilizzare il form dei commenti.

Scaricare il documento in formato pdf da Google Docs.


Buona consultazione.

lunedì 22 ottobre 2007

[Risorse] Le grandezze fisiche: misure e loro elaborazione

Metto a disposizione dei colleghi interessati una unità di lavoro da utilizzare come spunto operativo per le classi seconde.


I contenuti  riguardano la rilevazione, la tabulazione e l’elaborazione di dati inerenti la misura di diverse grandezze fisiche, argomento non facile da affrontare, come ben sappiamo.


Nel pdf da scaricare, sono fornite proposte laboratoriali, da adattare flessibilmente alle proprie classi, e verifiche da somministrare alla fine del percorso di apprendimento.


Per qualsiasi richiesta di chiarimento, potete lasciare un commento a questo post.


Scaricare "Misure e loro elaborazione" da Google Docs.




Buona consultazione

sabato 20 ottobre 2007

Il mondo dei viventi e i non viventi: lezione introduttiva

Salve! Siamo tre alunne della classe 1°A: Letizia, Miriam e Agnese. Vogliamo raccontarvi la nostra  prima lezione di scienze.


La prof. ha dato inizio alla lezione, ponendoci la seguente domanda:


Che cos’ è il mondo dei viventi? Da “cosa” è composto, secondo voi?


Posta la domanda, ci  ha  invitati rassicurante a fornire liberamente le nostre risposte. Ci ha incoraggiati ad essere spontanei e naturali, affermando che le nostre risposte non sarebbero state soggette a valutazione da parte sua. Al contrario,  voleva farsi un’idea di quelle che erano le nostre “preconoscenze” al riguardo, spiegandoci che con il termine “preconoscenze” voleva intendere quello che già conoscevamo sull’argomento per averlo appreso in precedenza dalla scuola primaria oppure da altre nostre esperienze extrascolastiche.


Queste le risposte, così come sono state fornite da alcuni di noi. La prof. ci ascoltava pazientemente in silenzio senza esprimere commenti.


- Thomas P:  persone, animali, piante, che compiono funzioni vitali.
- Filippo M: un insieme di persone, animali, piante che nascono, si nutrono, crescono, si riproducono e infine muoiono.



Seconda domanda della prof.



"I viventi sono rimasti sempre uguali  nel tempo o sono cambiati, secondo voi?"


- Marco G: sono cambiate le piante.
- Agnese L: i pesci hanno mutato le loro zampe in pinne per potersi muovere più agilmente nell’acqua.
- Filippo M: secondo la chiesa le specie sono rimaste fisse nel tempo.



Terza domanda della prof.


"Quali sono i non viventi, per voi?"


- Luca Z: un sasso non è un vivente.
- Clarissa N: gli oggetti scolastici.
- Andrea N: tutti  i metalli.



La prof. ha chiesto ai compagni  che non fornivano una risposta personale a quale di quelle date in precedenza si sentivano più vicini. Ha, inoltre, precisato che i viventi sono anche chiamati organismi mentre i non viventi  sono detti anorganismi.


Quarta domanda della prof.


"Adesso che abbiamo stabilito il significato del termine organismi, da cosa pensate che siano formati?"


- Luca Z: da cellule.


Prof: "Ma allora sapete molte cose! Che bravi!"


Possiamo affermare che,  se osserviamo con un potente microscopio ottico  una  struttura  cellulare, vuol dire  che si tratta di un tessuto organico. Ma non vi chiedo di credermi così sulla parola, eh. Tutto ciò lo  verificheremo sperimentalmente durante le prossime lezioni. Siete interessati alla  cosa?


La prof.  ha detto che stava per farci una domanda più complicata, ma di stare tranquilli  e di rispondere liberamente….


"Quale differenza o differenze ci sono, secondo voi, tra i vegetali e gli animali?"


Miriam A: le piante sono organismi AUTOTROFI, mentre tutti gli altri organismi, per esempio l’uomo, vengono  chiamati ETEROTROFI, perchè hanno bisogno, per cibarsi, di procurarsi il cibo. Un'altra caratteristica che rende diversi gli organismi è la riproduzione.
Agnese L: la riproduzione avviene grazie all’unione di una cellula femminile ed una maschile.



La prof. ha detto che sapevamo molte cose, ma che c’era necessità di precisarle e di approfondirle.


Altra domanda della prof.


Riprendiamo  qualcosa  che  all’inizio della lezione  qualcuno di voi ha indicato  come una delle caratteristiche vitali: la respirazione. Perché, secondo voi, è indispensabile respirare?


Alessandro C: l’ossigeno entra dalla bocca o dal naso e finisce negli alveoli polmonari, che  sono pieni di capillari. In questi, finisce  l’ossigeno che viene trasportato in tutte le cellule.


Prof:  vedremo in seguito che  l’ossigeno, combinato con i prodotti della digestione,  provoca  delle reazioni chimiche che  producono energia.

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E ora…riassumiamo......Le caratteristiche dei viventi


Tenendo conto di quello che hanno detto i nostri compagni e la prof., possiamo affermare che gli  esseri  viventi  sono organismi che compiono le seguenti funzioni vitali:

- Nascere
- Respirare
- Nutrirsi
- Crescere
- Riprodursi
- Morire

(La prof. ha detto che c'è da considerare dell'altro, che scopriremo più avanti...)

L’elemento fondamentale che costituisce i viventi, potremmo dire il mattoncino basilare, è la cellula.
Esistono due tipi di cellule: quella vegetale e quella animale, la cui costituzione studieremo in seguito.
I vegetali sono detti autotrofi cioè si producono il nutrimento da soli ( studieremo in che modo!).
Invece gli altri esseri sono detti eterotrofi, perché hanno bisogno di procurarsi il cibo da altro materiale organico già esistente.
Per riprodursi gli esseri viventi, hanno bisogno, in genere, di due cellule: una maschile e l'altra femminile.
Queste unendosi danno vita ad un nuovo essere vivente.


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E ora… riassumiamo........La respirazione.

Tutti gli esseri viventi per vivere hanno bisogno di energia, questa energia viene procurata dagli alimenti che noi digeriamo. 
L’ossigeno entra o dalla bocca o dal naso e viene immagazzinato nei polmoni, dove si trovano gli alveoli polmonari
I capillari che si trovano negli alveoli polmonari “assorbono”  l’ossigeno  e lo trasportano nelle cellule che lo utilizzano per produrre energia dagli alimenti, trasformati mediante la digestione. Questa energia è indispensabile agli organismi per vivere.

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La trasformazione degli esseri viventi nel tempo…

"Ma come erano gli antenati degli animali che vivono oggi sulla terra?"

"Sono rimasti uguali o sono cambiati nel tempo?"

Abbiamo discusso con la prof. su questo punto e appreso che secondo la scienza gli esseri viventi sono cambiati nel tempo. Per esempio, i pesci in principio avevano le pinne, che ,  molto lentamente, attraversando un lungo processo, si sono trasformate in zampe. Infatti, prima erano pinne perché il primo organismo vivente ha avuto origine nell’acqua........

La prof. ci ha detto che studieremo la teoria evolutiva, formulata da Charles Darwin  (il suo libro "L'origine delle specie" fu pubblicato nel 1859). 

Alla prossimaLetizia, Miriam e Agnese 1° A

mercoledì 17 ottobre 2007

[CONTRIBUTI]Telescopi naturali nello spazio sidereo

Pubblico con piacere un interessante articolo che l'amico Gaetano Barbella,studioso eclettico ed originale, ha voluto gentilmente concedere a questo blog. Leggetelo con attenzione please!


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TELESCOPI NATURALI NELLO SPAZIO SIDEREO: LE LENTI GRAVITAZIONALI


di  Gaetano Barbella


incurvamento_luce_schema


L'effetto di lente gravitazionale si genera quando la luce
di un oggetto distante entra in interazione con un forte
campo gravitazionale posto tra l'osservatore e l'oggetto
stesso. Il risultato è un'immagine sdoppiata e schiacciata


Colgo dal post di Scientificando dell'8 ottobre 2007, «Astronomix: alla scoperta del cielo!» questa frase: «...Parlando di stelle, secondo voi… che cosa si cela dietro di esse? Chissà quanti segreti e quanti misteri ci sarebbero da svelare!!! Purtroppo neanche con gli strumenti  tecnologicamente più avanzati riusciremmo a scoprire tutta la verità dell’universo...».
Eppure si trascura che è lo stesso universo a provvedere a tanto nello spazio sidereo, ed oplà, lo strumento che si cerca – ritenendo impossibile una simile cosa – invece è qua, è là, è lì, alzando gli occhi con i telescopi terrestri! Non ci si crede?
Ma come è possibile una cosa come questa?
Dimenticate la provvidenza di Dio, direbbero di volata i mistici, approfittando dell'occasione. E direbbero ancora che quello che non è possibile agli uomini, lo è invece a Dio attraverso il suo creato interstellare.
Ma non vi voglio far stare sulle spine per una cosa assolutamente naturale, nota attraverso il web ed i media della carta stampata.
Si tratta di “lenti gravitazionali” – così sono state chiamate dagli astrofisici – il cui effetto si genera quando la luce di un oggetto distante entra in interazione con un forte campo gravitazionale posto tra l'osservatore e l'oggetto stesso. Il risultato è un'immagine sdoppiata e schiacciata. Questo in sintesi e la figura sopra chiarisce ogni cosa.
A tal proposito – per approfondire l'argomento – riporto di seguito un articolo del Giornale di Brescia del 17.02.2004 dal titolo «Scoperta la galassia più distante». Ma sul web, come anzidetto, si possono sapere moltissime cose sulle "lenti gravitazionali".
Ma ecco l'articolo annunciato:


2°_immagine


WASHINGTON - Una squadra di astrofisici ha rivelato di avere individuato una piccola galassia che è l'oggetto conosciuto più lontano dalla Terra: dista circa 13 miliardi di anni luce dal nostro pianeta, il che vuol dire che la luce che ci perviene è stata emessa quando l'universo era nato da poco, cioè da circa 750 Milioni di anni, secondo quanto racconta l'astronomo Richard Ellis del California Institute of Technology.
La squadra di astrofisici ha scoperto la lontana galassia grazie a due potenti telescopi, uno nello spazio, lo Hubble, e l'altro alle Hawaii, il Keck. Gli astrofisici auspicano che l'ennesima dimostrazione dell'utilità di Hubble contribuisca a indurre la Nasa a rivedere la condanna a morte del telescopio spaziale recentemente decretata.


abell2218_hst


Immagine Abell 2218 della costellazione del Draco osservata il 17
febbraio 2004


L'osservazione della galassia, piccola e lontanissima, è stata resa possibile da un effetto naturale di amplificazione della luce provocato da un ammasso di galassie chiamato Abell 2218 (vedasi la figura sopra), che devia e moltiplica l'intensità della luce emessa dalla galassia lontanissima.
I risultati della ricerca dell'équipe internazionale sono stati resi pubblici durante l'annuale riunione dell'American Association, per il progresso della scienza, che si sta svolgendo a Seattle.
«A un certo punto le galassie si sono accese, ma non sappiamo né quando né come. Se questa ricerca sarà confermata, la galassia potrebbe essere l'oggetto più lontano e antico finora noto», ha commentato il direttore dei progetti nazionali dell'Istituto Itallano di Astrofisica (Inaf), Giampaolo Vettolam.
Quella che sembra essere la galassia più lontana finora nota si trova a 13 miliardi di anni luce dalla Terra e la sua formazione risale a 750 milioni di anni dopo il Big Bang, quando l'universo aveva appena il 5% della sua età. Secondo gli studiosi si tratterebbe di una delle prime luci che si sono accese nell'universo al termine di un lungo periodo di buio.
Riuscire a vederla è stato possibile sfruttando come una lente gravitazionale la costellazione di galassie chiamata Abell 2218, secondo un fenomeno previsto dalla teoria della relatività di Einstein.
Vale a dire che quando un oggetto così grande viene attraversato dalla luce di oggetti distanti, la amplifica di almeno 50 volte e la rende più brillante, ottenendo un effetto quale quello di una lente di ingrandimento.
Se poi gli oggetti sono molto lontani, la lente gravitazionale li sdoppia in due immagini identiche, come ha descritto il coordinatore della ricerca, Jean-Paul Kneib: «Mentre eravamo in cerca di galassie lontane rese visibili dalla Abell 2218, abbiamo visto un paio di immagini molto simili le cui caratteristiche indicano un oggetto molto lontano». Era un chiaro segno che Abell 2218 stava riflettendo la luce emessa da un oggetto che si trovava molto lontano, alle sue spalle. 


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Ringraziamo Gaetano per il bel contributo e lo aspettiamo ancora su questo blog!

lunedì 15 ottobre 2007

15 ottobre 2007, Blog Action Day: uniti per l'ambiente!

Pubblico anche qui il contenuto, già presente nell'ultimo post di un altro mio blog , per sottoporlo alla lettura dei visitatori di questo.


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15 ottobre 2007, il giorno dell'azione è arrivato! I bloggers sensibili alle tematiche dell'ambiente si uniscono oggi in un abbraccio globale per testimoniare che ci sono.


E' difficile scegliere un argomento specifico perchè i problemi sono presenti in tanti...troppi ambiti, per cui mi limito a ricordarne soltanto alcuni al fine di sollecitare una riflessione comune, con la speranza che essa non si limiti soltanto al tempo della lettura di queste righe.


Un primo problema è quello dell'emergenza "verde". Il manto verde del pianeta si è ridotto ad una entità veramente esigua, ormai insufficiente. La causa è da ricercarsi nel massiccio intervento di deforestazione da parte dell'uomo a vantaggio dell'edificazione selvaggia di agglomerati urbani.


Le conseguenze sono diverse, a seconda delle zone del pianeta interessate:


- la desertificazione o avanzamento del deserto;
- il franare dei fianchi montani e collinari, sotto la spinta delle acque dilavanti, non più trattenuti dalle radici degli alberi;
- la drammatica riduzione della foresta amazzonica, il polmone verde del pianeta, che non assicura più una sufficiente quantità di ossigeno atmosferico, prodotto secondario della fotosintesi clorofilliana, ma indispensabile alla vita.



Urge correre ai ripari! Come? Con l'intervento di politiche mirate a livello globale- da parte dei governi- al fine di ridurre tali effetti. Non occorrono qui suggerimenti perchè il da farsi è obbligato e scontato nella sua ovvietà. Ci vuole solo una precisa volontà di agire!


Un secondo gravissimo problema è quello delle scorie inquinanti. Mi riferisco in primis alle scorie prodotte dalle industrie, soprattutto ad opera dei Paesi emergenti (Cina e Giappone) che stanno riducendo le acque ad una enorme cloaca.


Il ciclo naturale dell'acqua ne viene profondamente alterato e le conseguenze interesseranno presto in modo irreversibile l'intero pianeta, se non si correrà ai ripari.


Parlando di scorie inquinanti, non dimentichiamo le pericolosisssime e letali scorie radioattive, di cui non conosciamo, purtroppo, le modalità di smaltimento. Possiamo solo farcene un'idea sulla base di quel poco che filtra attraverso l'informazione.


Il quadro è scoraggiante davvero!


In questa giornata dell'azione mondiale, facciamo sentire forte il nostro dissenso come un enorme, deflagrante boato che si propaga attraverso la blogosfera per rimbalzare fuori nel mondo reale, un urlo doloroso che percorre l'intero pianeta: "Difendiamo l'ambiente e la natura!"


La natura è la grande madre da cui tutti proveniamo. Danneggiare la natura è danneggiare la nostra stessa "umanità". Non dimentichiamolo amici!

giovedì 11 ottobre 2007

Il volume dei corpi

RISORSA PER DOCENTI


"Il volume dei corpi" è una unità di lavoro ideata (e da me sperimentata) per le classi seconde. La metto a disposizione dei colleghi interessati.


La risorsa, completa di obiettivi, contenuti, metodi e attività, e un pacchetto di verifiche, intende trattare operativamente il concetto di volume.


In qualità di docenti, sappiamo che i ragazzi hanno già avuto modo di trattare negli anni precedenti, anche alla scuola elementare, le unità di misura del volume e hanno sentito parlare di m3, ma l’esperienza insegna che la costruzione del concetto di volume non è mai semplice.


Pertanto, si coglieranno tutte le occasioni possibili per far maturare nei giovani allievi tale concetto.


Sono a disposizione dei colleghi per qualsiasi richiesta di chiarimento e per interagire costruttivamente con chiunque abbia voglia di confrontarsi sull'argomento.


Mi farebbe piacere sapere se l'avete trovata di una qualche utilità.


Scaricare "Il volume dei corpi" da Google Docs.




Buona consultazione.

martedì 9 ottobre 2007

INFO: Il festival della Scienza

Riporto una notizia appresa sul n.3 della rivista Scuola e Didattica.


Ritorna il più atteso appuntamento italiano dedicato alla divulgazione scientifica: il Festival della Scienza. Si terrà a Genova dal 25 ottobre al 6 novembre 2007 e sarà dedicato al tema della Curiosità. Sono previsti centinaia di eventi: mostre, laboratori e percorsi didattici interattivi, exhibit fotografici e artisici, conferenze, tavole rotonde e workshop, spettacoli teatrali e performance musicali.


Tra gli spettacoli, Faust  a Hiroshima, rilettura in chiave musicale del controverso rapporto tra scienza ed etica a partire dalla storia dell'invenzione della bomba atomica,  e il ritorno a teatro di Corrado Augias con una lezione - spettacolo in prima assoluta su Giordano Bruno.


All'importanza della salvaguardia ambientale e della difesa della diversità è dedicata  Mini Darwin, L'evoluzione raccontata dai bambini, affascinante ricostruzione dell'ecosistema delle Galapagos, per ripercorrere le tappe che hanno portato Charles Darwin a fissare le leggi dell'evoluzione. Nell'allestimento che prende spunto dall'omonima spedizione sulle orme del celebre naturalista a cui tra dicembre 2006 e gennaio 2007 hanno preso parte sette ragazzi, un biologo e un oceanografo, trovano spazio illustrazioni e riproduzioni degli animali che popolano il lontano arcipelago del Pacifico, oltre a fotografie e video proiezioni della spedizione originaria e ipertesti utili per imparare i segreti del mimetismo e dell'evoluzione.


Sul sito  internet www.festivalscienza.it è possibile trovare tutte le informazioni pratiche, gli aggiornamenti e le novità. Il programma dettagliato sarà disponibile a partire da fine settembre. Il numero telefonico a disposizione delle scuole per informazioni è 010 6598718 (dal 17 settembre, da lunedì a giovedì dalle ore 9 alle more 13 e dalle ore 14 alle 15, venerdì dalle ore 9 alleore 13). Per le scuole e i gruppi: la prenotazione è obbligatoria e gratuita (fino ad un massimo di 3 prenotazioni al giorno). Le scuole e i gruppi possono prenotare telefonando al numeo 010/2345690.

lunedì 8 ottobre 2007

Astronomix: alla scoperta del cielo!

Dal 20 al 23 settembre si è svolto a Faenza, in provincia di Ravenna, il 40° Congresso nazionale UAI (Unione Astrofili Italiani), che ha commemorato il  quarantennale della sua fondazione e della scomparsa di Giovanni Battista Lacchini. lacchiniAll’interno della  manifestazione è stata inaugurata la Fiera espositiva Astronomix. Molti gli studiosi di chiara fama che sono intervenuti, tra cui era prevista anche la presenza della famosa scienziata Margherita Hack, mancata però all’ultimo momento per gravi motivi familiari.
L’occasione era troppo ghiotta per cui ho deciso di portare le mie due classi seconde anche se l’astronomia è un argomento che di solito tratto in terza.
I ragazzi hanno partecipato con entusiasmo e hanno poi svolto una relazione in piccoli gruppi, approfondendo la tematica affrontata durante l’incontro.
Ma non mi voglio dilungare e riporto di seguito il lavoro svolto da uno dei gruppi.



Venerdì, 28 settembre 2007


Qualche giorno fa siamo andati a Faenza, ad Astronomix,  per incontrare la famosa astrofisica Margherita Hack; purtroppo, con nostro stupore,  non è potuta venire a causa di problemi familiari. Fortunatamente è stata sostituita da una astrofisica molto brava, Lara Albanese, che ci ha parlato  di STELLE, GALASSIE e antichi miti.
E vogliamo proprio affrontare questo argomento affascinante: i miti, le galassie e i misteriosi segreti dell’universo.
Abbiamo approfondito l’argomento mediante una ricerca in Internet e  scoperto che le galassie sono formate da miliardi e miliardi di stelle. Già…le stelle, noi ci fermiamo solo all’apparenza ma chissà quanti misteri si celano dietro a quelle stupefacenti “lampadine”!



Ma torniamo in tema: le galassie…..stavamo dicendo che le galassie sono insiemi di stelle che formano come dei “vortici” luminosi. Possono avere colori diversi a seconda dell’età delle stelle che le compongono. Abbiamo appreso che le stelle tendenti al rosso sono più vecchie. Questa cosa ci ha incuriosito. Ovviamente abbiamo parlato anche delle stelle, perché queste hanno un ruolo estremamente  importante nel cielo.


La dottoressa Albanese ci ha parlato delle COSTELLAZIONI e SEGNI ZODIACALI precisando che non si deve confondere l’astrologia con l’astronomia.
Ogni persona ha un segno zodiacale…o almeno crede di averlo, infatti non si può stabilire con precisione quale sia il simbolo che ci appartiene. Inizialmente, il segno si stabilisce dal mese, ma in verità,tutto parte dalle stelle!!! 
In alcuni casi, le stelle si uniscono come nei puntini della settimana enigmistica…cioè le costellazioni. Le costellazioni sono figure disegnate nel cielo, ognuna di queste ha un nome, ad esempio Orsa maggiore, Orsa minore…
Il più delle volte tutto parte da un mito. Gli antichi infatti cercavano di giustificare queste luci nel cielo inventando miti e storie.



Ora torniamo ai segni zodiacali. Ad es. Elena è “pesci” cioè quando è nata il segno pesci era precisamente davanti al sole…di conseguenza  da metà febbraio a metà marzo chiunque nasca in questo periodo prenderà il simbolo “pesci”. Tutti i segni zodiacali hanno un periodo in cui  sono davanti al sole…la bilancia, ad esempio, lo è per quasi tutto Ottobre. Naturalmente questo processo continua per diversi simboli e mesi.


Parlando di stelle, secondo voi… che cosa si cela dietro di esse? Chissà quanti segreti e quanti misteri ci sarebbero da svelare!!! Purtroppo neanche con gli strumenti  tecnologicamente più avanzati riusciremmo a scoprire tutta la verità dell’universo.


Gli studi sul cielo e sulle STELLE  continuano e sicuramente ci riserveranno altre sorprese! Abbiamo saputo che le stelle hanno una particolarità unica: quando nascono, si pensa che debbano essere più rosse o magari più vivaci, invece è l’incontrario. Quando nascono, le stelle sono bianche o molto chiare, quando invece sono più vecchie e stanno per “spegnersi”, diventano rosse o molto vivaci e di conseguenza si notano di più.
Adesso affrontiamo alcuni  miti ci hanno particolarmente colpite



                                    La costellazione della  LIRA


In questo periodo dell'anno, non appena fa buio, quasi esattamente sopra le nostre teste vediamo una stella molto luminosa, una delle più brillanti di tutto il cielo: si tratta di Vega, che, con Deneb e Altair, forma il cosiddetto "triangolo estivo". Vega fa parte della Lira: questa piccola costellazione rappresenta lo strumento di Orfeo, il mitico cantore che era in grado di ammaliare ogni creatura che lo ascoltasse. Quando la moglie Euridice venne uccisa dal morso di un serpente, Orfeo si recò nell'oltretomba per implorare che le fosse restituita la vita: il suo canto intenerì anche Ade, dio dei morti, che volle soddisfare la richiesta. Ad una condizione: Orfeo non doveva voltarsi a guardare indietro finché lui ed Euridice non fossero usciti dall'oltretomba. Ma quando furono ormai giunti quasi alle soglie del mondo dei vivi, Orfeo non poté impedirsi di controllare che la moglie lo stesse seguendo e si voltò: ed Euridice venne trascinata indietro nel regno dei morti. Oppresso dal dolore, Orfeo si ritirò in solitudine e respinse tutte le donne che si offrirono di sposarlo: il poeta latino Ovidio racconta che allora alcune fanciulle, offese dal suo rifiuto, lo assalirono e lo fecero a brani. L'ombra di Orfeo scese nell'oltretomba, dove rimase per sempre assieme alla sua amata Euridice.



IL CIGNO E L’AQUILA


Altre due costellazioni evidenti dei cieli estivi sono il Cigno e l'Aquila, facilmente individuabili grazie a due stelle alquanto luminose, rispettivamente Deneb e Altair. Secondo la leggenda, questi due animali vennero collocati da Zeus tra le stelle per ricordare una delle sue tante avventure amorose: il re degli dei si era invaghito della bella Nemesi, ma quest'ultima non era affatto disposta a concedersi a lui. Per vincere le sue resistenze, Zeus si trasformò in cigno e diede istruzioni alla dea Afrodite affinché fingesse di dargli la caccia sotto forma di aquila. Nemesi cadde nel tranello: impietosita, diede riparo al cigno in fuga... e si ritrovò fra le braccia di Zeus


L’ORSA MAGGIORE E L’ORSA MINORE


Due delle costellazioni più celebri dell'emisfero settentrionale sono senza dubbio le due ura_maior_minorOrse: l'Orsa Maggiore, con le sette stelle chiamate anche Grande Carro, e l'Orsa Minore, meno luminosa ma contraddistinta dalla presenza della Stella Polare, la stella che indica il polo nord celeste. Secondo la mitologia greca, queste costellazioni raffigurano le due ninfe che allattarono il neonato Zeus, re degli dei. Dopo aver visto le figure delle Orse, gli osservatori più attenti si chiedono come mai le rappresentazioni celesti abbiano una lunga coda: è risaputo, infatti, che in realtà gli orsi hanno una coda assai più corta. Gli antichi nulla dicono al riguardo. A risolvere l'enigma ci pensò, con ironia, un astronomo inglese di fine Cinquecento, Thomas Hood: le code, egli disse, si sono allungate quando gli dei sollevarono da terra le orse per portarle in cielo, afferrandole appunto per la coda.


Cecilia B., Giorgia R., Elena L., classe 2° A

martedì 2 ottobre 2007

Classificare i viventi: da Aristotele a Linneo (n. 3 di Scuola eDidattica)

Eccomi qui con l'appuntamento mensile delle mie pubblicazioni di Scienze (classe 1° secondaria di 1° grado) sulla rivista Scuola e Didattica, per la precisione sul n. 3 appena uscito.

Il titolo dell'unità di apprendimento è quello del post "Classificare gli esseri viventi: da Aristotele a Linneo".

Metto la risorsa a disposizione dei colleghi interessati affinchè possano trarre degli spunti per il loro lavoro quotidiano a scuola. L'unità di apprendimento contiene esemplificazioni di attività sperimentali da svolgere concretamente, indicazioni di link, video e testi utili alla personalizzazione degli apprendimenti degli allievi e infine esercizi di verifica dell'argomento trattato.

Scaricare l'unità di apprendimento da Google Docs.