Cari primini, con il post “Dalla magia…. alla scienza” avete intrapreso un percorso mediante il quale vi renderete conto che il cammino della scienza altro non è che il cammino dell’uomo, il quale da sempre è stato animato dall’esigenza di comprendere il mondo e la realtà circostante, di porsi delle domande sulle cause degli eventi e dei fenomeni naturali e di trovare le risposte al fine di capire la propria natura insieme al “perché” e “per come” della propria esistenza.
Come abbiamo già visto, tale cammino è stato a lungo incerto e difficoltoso, si è affinato nel tempo con le conquiste e le scoperte scientifiche, ma non si è mai concluso…
In fondo, il cammino “scientifico” dell’uomo può essere paragonato all’evoluzione di un individuo sin dal momento della sua nascita con la differenza che tale evoluzione si conclude quando cessa la vita terrena mentre il cammino della scienza sarà sempre in “divenire” fino a quando il nostro pianeta avrà vita e con esso le specie viventi che lo abitano.
Bene, cominciamo con l’affermare che sin dall’inizio della sua storia l’uomo ha avuto a che fare con la “materia”, e da sempre l’ha usata, anche quando non ne conosceva la natura: estraeva i metalli, li lavorava e li fondeva per ottenere “leghe”.
Gli Egizi, ad esempio, erano bravissimi a lavorare l’oro e l’argento; inoltre, utilizzavano una pietra molto dura, la diorite, per scolpire statue imponenti.
Eppure non sapevano ancora cosa fosse la “materia”, anzi, forse, nessuno se lo era mai chiesto.
Nel 400 a.C., pero, Democrito di Abdera ( 460- 370 a.C) parla già di “atomi” dandone una sua interpretazione filosofica oltre che scientifica.
Leggiamo il suo pensiero:
“Il principio fondamentale è ‘l’essere è’, e l’osservazione sensibile suggerisce che : ‘l’essere è il pieno, il non essere è il vuoto’. Ma il pieno non è tutto compatto, è formato da un numero infinito di elementi che sono indivisibili. Se questi elementi fossero ulteriormente divisibili si dissolverebbero nel vuoto; devono quindi essere indivisibili e perciò sono detti atomi”.
Democrito intuì e affermò, quindi, che la materia è costituita da particelle piccolissime diverse fra loro per forma e dimensioni e in eterno m movimento; egli chiamo queste particelle atomi.
La teoria di Democrito, così straordinariamente moderna, non ebbe molto credito ai suoi tempi e per duemila anni nessuno la prese più in considerazione.
Ebbe invece il sopravvento la teoria di Aristotele (384-322 a.C), secondo la quale la materia è formata da quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco.
Aristotele partiva dall’idea che esistesse una “materia originale” priva di caratteristiche sulla quale agivano quattro “qualità”: caldo, freddo, secco e umido. Le diverse combinazioni di queste “qualità” conferivano caratteristiche ben precise alla materia originale, da cui si formavano i quattro elementi fondamentali: terra, acqua, aria, fuoco.
Partendo da questa ipotesi, sembrò logico pensare che un qualsiasi tipo di materia potesse essere trasformato in un altro; sarebbe bastato aggiungere, togliere o sostituire una o più qualità.
Da questa idea, nacque l’alchimia, una scienza che, come ultimo obiettivo, si proponeva di trasformare i metalli in oro.
Per fare ciò si rendeva necessaria la pietra filosofale, alla cui ricerca si dedicarono vari alchimisti per intere generazioni; ovviamente senza risultati: nessuno infatti trovò mai la pietra filosofale.
Nei prossimi post, continueremo con la rassegna "Dentro la storia", che ha preso il via con i due personaggi di cui ci siamo interessati oggi, per trattare altri interessanti approfondimenti storici.
A presto!
(Bibliografia essenziale: La materia e la natura, Gilda Flaccavento e Nunzio Romano)
che bello! sai che in qs giorni sto rileggendo "il mondo di Sofia", potrebbe essere carino per i tuoi ragazzi
RispondiEliminaCiao, Etta. Grazie della segnalazione.
RispondiEliminaNe terrò conto, senz'altro:-)
Mi raccomando torna e non farmi mancare i tuoi utili suggerimenti.
A presto:-)
Se non sbaglio uno dei pochi che diedero peso alle teorie atomiche postume di Democrito fu Epicuro. Confermi o ricordo male io?
RispondiEliminaSpettacolare questo post: semplice, chiaro, il non - plus ultra degli articoli di sceinza, ce l'avessi avuta io una prof così di matematica ora non stare a fare l'operaio, ne sono sicuro, per fortuna quella di italiano: un pò d'amore pre lo studio me lo ha trasmnesso, ma quell'altro pensa mi ha bocciato 7 volte di seguito, anche a consiglio ( e poi diceva che non ce l'aveva con me= quando feci 4-5 insieme e alla maturità presi una sfilza di 8 l'unico 4 era per la sua materia. la matematica che mi ha fatto odiare al punto che in 4 ragioneria non sapevo nemmeno la tabellina e nemmeno fare una divisione: uno shock... comunque ti ripeto di cancellare le cose superflue tipo lì sulla colonna sinistra: quando ne hai uno di strumenti per i lettori 2 o più servono solo a rallentare l'apertura della pagina. inoltre dovresti trovre il modo di mettere meno post possibili in prima pagina: io se fossi in te Mi aprirei un sito vero e proprio cene sono di gratuiti proprio per i pofessori. dopo un pò che hai pubblicato un post lo potresti mettere nel tuo super sito diviso in categorie, sottocategorie, anni, e via dicendo: sarà un lavorone ma non vedo altre scappatoie per archiviare tutto questo straordinario materiale che stai pubblicando in internet. fra 7 ggiorni c'è il blogday e sicuramente questo sito lo trcensirò. hai visto questo mio? credo di no: http://sentimenti.myblog.it/ mi servirebbe un libro che una volta andava molto di molda e che costa un okkio, magari se qualche tua collega ce l'ho; si chiama AUTOANALISI TRANSAZIONALE, ciao e a presto, Massy da Pg.
RispondiEliminaNon ricordi male, Francesco. Hai proprio ragione. Ci sono però alcune differenze tra atomismo democriteo ed epicureismo.
RispondiEliminaPer l'atomismo, così come per l'epicureismo, il mondo è composto di piccoli atomi che cozzano tra di loro e danno origine alle cose. In linea di principio, gli epicurei fecero proprio il sistema degli atomisti del V secolo a.C., quali Leucippo e Democrito. Epicuro, infatti, riprese da loro lo schema del sistema, variando la teoria della direzione del moto degli atomi e della natura dell'indivisibilità ( e queste sono due differenze).
Un altro celebre punto sul quale Epicuro divergeva dall'atomismo democriteo era il seguente: egli riteneva che il sistema di Democrito implicasse un determinismo inaccettabile. I moti degli atomi, nel sistema di Democrito, erano fissati dalle leggi della fisica in modo assoluto, cosa che, secondo Epicuro, significava un'immediata minaccia dell'esistenza della libera volontà. La risposta di Epicuro fu che i moti degli atomi non erano completamente determinati dalle leggi della fisica. Egli infatti riteneva esistesse una certa flessibilità, un piccolo grado di indeterminatezza nel moto
Mi fa piacere, Massy, che tu abbia gradito così tanto l'articolo!
RispondiEliminaPer il blogday, mi fa piacere se censirai questo blog! Ti ringrazio:-).
Per il libro, dubito che i miei colleghi ne siano in possesso però su internet puoi trovare molte informazioni sull'autoanalisi transazionale.
Vado a vedere http://sentimenti.myblog.it
A presto
Annarita
Un post interessante... anche perchè gli egizi mi affascinano un bel po'... Un salutone.
RispondiEliminaGrazie del passaggio. Sono fuori sede e sul procinto di rientrare alla base. Non appena avrò un po' di tempo voglio visitare per bene il tuo blog al quale ho dato una guardata veloce, ma che merita indubbiamente attenzione:-)
RispondiEliminaA presto!
Annarita
Grazie a questo articolo abbiamo potuto navigare nella storia.
RispondiEliminaE' un testo non molto complesso e giusto per spiegare cosa accadde nell'antichità per arrivare sino ai nostri tempi.
Elena L. e Martina V.
Grazie alla lettura di questo articolo
RispondiEliminaho potuto conoscere due grandi filosofi, Democrito e Aristotele che hanno affrontato il tema della "materia" in modo molto diverso e originale.
Grazie alla lettura di questo articolo
RispondiEliminaho potuto conoscere due grandi filosofi, Democrito e Aristotele che hanno affrontato il tema della "materia" in modo molto diverso e originale.
Alessandro C.
Classe 2B
Ecco come è nata l' alchimia, grazie per avercelo detto. Grazie.
RispondiEliminaFederico Z.
2B
E' molto utile questo articolo, lo rileggeremo quando studieremo l'alchimia!
RispondiEliminaElena L. e Martina V.
Questo articolo sull'alchimia è molto interessante
RispondiEliminaElena L. e Martina V.
RispondiEliminaE tu vai da un'altra parte n.15!!!!!!!!!!