Questo blog è dedicato ai miei alunni per: - riflettere insieme sui percorsi di apprendimento da un punto di vista alternativo al manuale scolastico; - apportare contributi personali; - interagire in libertà con i compagni e con il docente; - favorire collaborazioni con docenti e alunni di altri contesti.
sabato 30 giugno 2007
Alla scoperta della cellula
Questo è un mio contributo alla didattica delle Scienze, pubblicato su Scuola e Didatttica, n. 2 ottobre 2004, nella rubrica "Scuola in atto".
Scaricate "Alla scoperta della cellula" da Google Docs.
A presto
giovedì 28 giugno 2007
Let's play, please!
Lo so, lo so che questo è un blog didattico, ma ogni tanto concediamoci un off topic . Non siete d'accordo?
mercoledì 27 giugno 2007
lunedì 25 giugno 2007
Alimentazione E Salute [Risorse per i docenti di Scienze - N.1]
Comincio da oggi a pubblicare sul blog alcune risorse, che potrebbero essere utili spunti per qualcuno nella propria azione didattica.
Il primo contributo è un inserto in formato .pdf, pubblicato il 15 aprile 2006 sul n.15 della rivista Scuola e Didattica (Editrice La Scuola - Brescia), riguardante i temi della salute e alimentazione.
Ho partecipato alla sua realizzazione per la parte didattica, collaborando con due esperte dell'Istituto Auxologico Italiano.
Mi auguro di fare cosa gradita. Cliccare qui per il download.
Buona consultazione e a presto
martedì 19 giugno 2007
Il suggestivo blu del cielo
La luce visibile proveniente dal Sole, che ci appare bianca, è composta dalla sovrapposizione di onde elettromagnetiche di diverse lunghezze d'onda, variabili dalla radiazione violetta fino alla radiazione rossa, passando per il blu, verde, giallo, arancio.
Le particelle di polvere e le goccioline d'acqua, presenti nell'atmosfera, hanno dimensione molto più grande della lunghezza d'onda della luce visibile perciò questa viene riflessa in tutte le direzioni allo stesso modo, indipendentemente dalla propria lunghezza d'onda.
Con le molecole di gas, aventi dimensioni inferiori, la luce si comporta diversamente a seconda della sua lunghezza d'onda: la luce, che ci appare rossa, ha una lunghezza d'onda maggiore e tende a “superare” le particelle più piccole come se non le “vedesse”; questa luce, dunque, interagisce molto debolmente con l'atmosfera e prosegue la sua propagazione rettilinea lungo la direzione iniziale.
Al contrario, la luce blu ha una lunghezza d'onda inferiore ed è riflessa dalle molecole, che compongono l’atmosfera, in tutte le direzioni.
In sintesi, nell'attraversare l'atmosfera, la maggior parte della radiazione di lunghezza d'onda più grande prosegue la sua traiettoria rettilinea. La luce rossa, arancione e gialla risultano influenzate solo in minima parte dalla presenza dell'aria mentre la luce blu è diffusa in tutte le direzioni.
In qualunque direzione si osservi, parte di questa luce giunge ai nostri occhi. Il cielo, pertanto, ci appare di un suggestivo colore blu.
sabato 16 giugno 2007
Stonehenge e le eclissi
Il complesso megalitico di Stonehenge è stato costruito nella pianura di Salisbury, in Gran Bretagna, all'incirca nel 3200 A.C., cioè all'epoca in cui vennero costruite le grandi piramidi in Egitto. La costruzione ha una forma circolare, del diametro di qualche decina di metri; è composta da vari anelli di pietre alte e strette, alcune delle quali sormontate da altre lastre di pietra. Inoltre, vi si possono osservare alcune serie di buche nel terreno, disposte in forma circolare. Si pensa che questo complesso sia stato progettato dagli antichi abitatori della regione non soltanto come un luogo di culto, ma anche come un immenso calendario, dopo una paziente osservazione del cielo, per tenere traccia del trascorrere dei mesi, delle stagioni e degli anni.
Certamente Stonehenge contiene molti riferimenti al moto del Sole e della Luna; il numero di pietre e di buche nei vari anelli sembra essere legato a qualche ciclo astronomico, come quello delle fasi lunari. Inoltre, le direzioni degli allineamenti tra le varie pietre coincidono all’incirca con alcuni punti della volta celeste, corrispondenti ad eventi periodici come il sorgere e il tramontare del Sole, ai solstizi. Per esempio, nel giorno del solstizio d'estate, il Sole sorge in un punto più a settentrione rispetto a tutti gli altri giorni dell'anno. In quel giorno, stando nel centro del cerchio di pietre, si può vedere sorgere il Sole quasi al di sopra di una pietra particolare detta "Heel Stone", che si trova lungo l'asse della costruzione. Il complesso di Stonehenge sembra cioè allineato in modo non casuale. Tuttavia, anche se Stonehenge racchiude un notevole simbolismo di carattere astronomico, non è ancora chiaro se fosse davvero un luogo di studio dei fenomeni celesti, come sostengono molti studiosi, o fungesse solo da specie di calendario per le ricorrenze stagionali, come la semina e la raccolta del grano. Gli allineamenti tra le rocce non sono molto precisi e spesso gli studiosi hanno elaborato delle teorie "a posteriori" per spiegare la posizione delle pietre. Alcuni sostengono addirittura che questo complesso servisse per prevedere il verificarsi delle eclissi. Una volta note la lunghezza dell'anno e del mese, facilmente determinabili, sarebbe stato necessario però conoscere la periodicità del moto dei nodi dell'orbita lunare: un'eclisse avviene solo quando Sole e Luna si trovano in prossimità di un nodo. È improbabile che gli antichi abitatori del luogo avessero conoscenze così avanzate.
In ogni caso, le eclissi rappresentavano per l'antica popolazione del luogo un evento molto importante, forse un presagio di sventura come in molti altri popoli del passato.
William Stukeley, uno studioso del 1700, avanzò l'ipotesi che Stonehenge sia stato costruito dai Druidi come tempio per il culto del serpente (tempio detto "Dracontia"). Il simbolismo del serpente si ritrova spesso correlato alle eclissi, anche in altre culture antiche come quella cinese: durante l'eclisse un gigantesco serpente ("draco" in latino) inghiottirebbe il Sole o la Luna. Non a caso, forse, l'intervallo di tempo necessario affinché la Luna ritorni allo stesso nodo si chiama "mese draconitico": i nodi dell'orbita lunare, punti invisibili della sfera celeste, vengono identificati come il "serpente", che simboleggia in questo caso le forze ignote e misteriose del cosmo.
Lorenzo, 3° A
domenica 10 giugno 2007
Come cambia la Tv
di Federico Fasce
Quel che si dice in Rete. Un tempo erano le radio, oggi è la Tv a diventare libera. Vodafone e Internet sul cellulare. I problemi del marketing. ZFS e Mac OSX
venerdì 8 giugno 2007
I misteri dell'area 51
È celebre soprattutto come soggetto di teorie del complotto riguardanti gli UFO. Il governo americano nega però l'esistenza della base.
Da foto satellitari dell'area, condotte da Giappone e Russia nella zona che si crede sia occupata dall'area 51, si può notare una pista di decollo lunga 4500 metri che attraversa il lago e vari hangar di contenimento, caserme, uffici. Alcuni ritengono che questa sia soltanto la punta di un iceberg e che la base si estenderebbe nel sottosuolo, 90 piani sotto terra, dove il livello di segretezza e protezione crescerebbe con l'aumentare della profondità, ma è molto più probabile che nel sottosuolo si trovino soltanto ulteriori ricoveri per aeromobili, specialmente per quelli ancora allo stadio di prototipo.
La base è molto nota per l'attenzione ad essa dedicata da parte degli ufologi, i quali sostengono che il governo degli Stati Uniti ha o avrebbe avuto contatti con extraterrestri, non sottoposti, per diverse ragioni, all'attenzione dell'opinione pubblica generale.
Il segreto militare fa sì che poco si sappia sui lavori effettuati all'interno dell'area 51.
Gli ufologi tuttavia sostengono di aver ricevuto informazioni da scienziati e militari che avrebbero lavorato ai progetti segreti e poi disertato, scomparendo dalla circolazione, per rivelare al mondo, in un secondo momento, i segreti della base.
Tra gli scienziati, il più importante a livello di informazioni sarebbe Bob Lazar. Questi avrebbe affermato che nell'Area 51 si lavorava su velivoli a propulsione gravitazionale di origine aliena e lui stesso avrebbe lavorato direttamente su un disco alieno "toccandolo con mano".
Dagli anni '80 si continuerebbero a osservare numerose attività e avvistamenti luminosi nei cieli del Nevada sopra l'area 51.
Ciao
Lorenzo B. - 3° A