"Progettare e Realizzare Reazioni Chimiche" è una mia unità di apprendimento pubblicata sul n.12 (alle pagine 77-78-79 della sezione "Scuola in atto") della rivista Scuola e Didattica, uscito il 15 febbraio 2011.
Il sommario in .pdf
Rendo disponibile l'UA che è rivolta ad una classe terza secondaria di 1° grado.
Ne riporto l'introduzione.
Linea Guida condivisa. Progettare, progettarsi
Compito unitario in situazione. Preparare una reazione chimica con cui verificare il bilanciamento delle masse. Documentare il percorso seguito mediante una relazione nella quale sia presente l’equazione stechiometrica relativa alla reazione chimica considerata.
Obiettivi formativi. L’alunno:
1. riconosce le reazioni chimiche che avvengono anche con alcune sostanze di impiego domestico, e sa descrivere gli effetti osservati;
2. progetta e realizza semplici reazioni chimiche, formalizzando e bilanciando le equazioni stechiometriche corrispondenti.
Attività laboratoriali. Si ipotizza che gli alunni abbiano già affrontato in seconda (UA 4, SD10, 2009-10) il concetto di trasformazione chimica, e svolto attività mirate a rilevare il comportamento di alcune comuni sostanze chimiche, realizzando semplici esperimenti con esse.
Si tratterà, pertanto, di completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica, effettuando esperienze pratiche diversificate, ponendo l’attenzione anche su alcune sostanze di impiego domestico.
Si propone di seguito un’ipotesi progettuale, da utilizzare con flessibilità in base alle particolari esigenze del contesto didattico/educativo di riferimento.
Continuate a leggere il resto dell'unità di apprendimento sul file .pdf "Progettare e Realizzare Reazioni Chimiche", che potete scaricare gratuitamente da Google Docs.
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Un'altra unità di apprendimento che soprattutto i tuoi colleghi credo apprezzeranno. Il mio giudizio, per quel pochissimo che vale, è ottimo; mi sembra un percorso molto chiaro e ben strutturato... sicuramente consigliabile.
RispondiEliminaRiguardo alla linea guida condivisa: "Progettare, progettarsi", quel "progettarsi" è illuminante (se ne ho compreso bene il senso)
Una capacità didattica che sa adeguarsi alle esigenze dell'attore principale: lo studente. Una didattica senza paraocchi e linee guida da percorrere sempre e comunque, ma che si guarda attorno e "progetta" quello che potrebbe essere il metodo più adatto, quello che può garantire il risultato migliore: la comprensione dello studente.
Come sempre... grande prof.
Un salutone
Marco
Grazie di aver letto l'intera unità di apprendimento, Marco, e di avere espresso il tuo parere, per me molto importante perché proviene da uno studente!
RispondiEliminaUn salutone.