Riporto dal sito dell'IRRE-ER che ospita tale lavoro:
Nell’ultima decade di giugno è uscita la pubblicazione dell’IRRE Emilia Romagna “Progettare, innovare, ricercare in campo educativo. Otto esperienze in Emilia Romagna”, a cura di Claudio Dellucca, M.Cristina Gubellini e Mauro Levratti, edita da Editcomp – Bologna. Il volume raccoglie una serie di rapporti di ricerca (opportunamente ristrutturati e ridotti dai curatori dell’IRRE) elaborati da insegnanti – ricercatori, nel quadro della 2^ annualità del progetto MIUR “Borse di ricerca per insegnanti”.
Le esperienze documentate riguardano l’innovazione didattica in classe e in situazioni laboratoriali dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, in alcuni casi interessando anni ponte tra due contigui ordini scolastici.L’intento formativo del progetto MIUR, gestito dai diversi IRRE a livello di coordinamento e tutoraggio, ha riguardato lo sviluppo delle capacità dei docenti di elaborare metacognitivamente il percorso didattico, basandosi sul rispetto di fasi standard della ricerca e di criteri di oggettività nella raccolta, valutazione e documentazione dei dati.Il passaggio dal piano dei buoni progetti didattici a quello della ricerca educativa ha costituito indubbiamente uno scoglio per molti dei docenti borsisti: le azioni di tutoraggio e di formazione, l’impegno e la professionalità di tutti hanno permesso di aggiustare il tiro in corsa d’opera e di raggiungere in sede di rapporto consuntivo, risultati interessanti e significativi rispetto alla mission iniziale.
Quasi tutte le copie disponibili del libro sono state consegnate alle scuole di diverso grado partecipanti al seminario svoltosi a Bologna il 22 settembre sul servizio autovalutazione organizzato dall’IRRE ER.; sul piano della diffusione dei risultati dell’esperienza segnaliamo l’apprezzabile iniziativa della Scuola Media di S.Mauro Pascoli di acquistare dall’editore un numero consistente di volumi per curarne la diffusione a docenti del distretto, impegnati in un’iniziativa di formazione nel campo disciplinare interessato dalla ricerca svolta da un team di insegnanti di lettere.
Da questa pagina, cliccando sui titoli lincati, potrete prendere visione e scaricare la versione originale degli otto rapporti di ricerca, oltre ad accedere ai due contributi a firma di due autorevoli componenti del comitato tecnico –scientifico del progetto.
Il mio lavoro e quello dei miei ragazzi ha il titolo: Moduli didattici e curricolo annuale di scienze in 3^ media. La ricerca propone una riflessione sulla funzione formativa delle scienze attraverso la progettazione e sperimentazione di un modello didattico organizzativo centrato sulla didattica modulare.
Di seguito la mappa del lavoro svolto, articolato in:
4 macrosezioni
4 moduli e relativi sottomoduli
come potete osservare in figura.
Il curricolo annuale consta di un itinerario concreto, documentato da esperimenti, verifiche e valutazione, e realizzato in modo completamente sperimentale.
Un lavoro massiccio e un grosso impegno da parte di tutti: i ragazzi e la scrivente. All'interno del materiale, liberamente scaricabile, è anche disponibile il report integrale di ricerca oltre ai quattro moduli che documentano il percorso didattico con la classe.
Buona consultazione.
Guai a chi parla male dei prof.
RispondiEliminaLa Min(i/e)strina non tocchi le prof di matematica...
Vale
Ciao Ananrita. Ho scaricato ieri il materiale e ho trascorso un paio d'ore a leggere il report ed esplorare i materiali didattici realizzati con i tuoi alunni.
RispondiEliminaMa quanto avete lavorato? E che lavoro di qualità. Praticamente un libro con indicazioni metodologiche utilissime. Questa mattina, lo hanno scaricato a scuola anche i miei colleghi di matematica e scienze.
Un grazie incommensurabile.
artemisia
ps: sto scrivendo da scuola e non mi sono loggata:)
Acc. due ore...
RispondiEliminaPer ora scarico, appena avrò più tempo guarderò con calma i lavori.
Grazie.
r.
Grazie della solidarietà, Pier!
RispondiEliminaDi nulla, renata. Fammi sapere.
RispondiEliminaciao:)
Arte, abbiamo lavorato sodo. Un anno intero di sperimentazione con un ritmo serrato, ma ne è valsa la pena perché i ragazzi ne hanno ricavato un gran vantaggio in termini di apprendimento e di formazione umana.
RispondiEliminaUn abbraccio
annarita.