Raffigurazione artistica del sistema solare.
Le dimensioni dei pianeti e le distanze non sono in scala
Ci siamo fatti raccontare dalla guida il procedimento adottato per riuscire ad ottenere un tale risultato e abbiamo pensato di proporvelo in questo articolo perché potrebbe essere utile a qualcuno che fosse interessato a riprodurlo nella sua scuola.
Allora la guida ci ha raccontato che per riuscire a fare entrare in un corridoio, lungo 16 metri, gli oggetti del sistema solare visibili ad occhio nudo dalla Terra si è dovuto affrontare il problema della sua
RIDUZIONE IN SCALA
(Per inciso, sono visibili ad occhio nudo i pianeti Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Urano è al limite della visibilità. La riduzione è stata esemplificata di seguito per Sole, Giove, Terra)
(Per inciso, sono visibili ad occhio nudo i pianeti Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Urano è al limite della visibilità. La riduzione è stata esemplificata di seguito per Sole, Giove, Terra)
Per sfruttare al meglio la lunghezza del corridoio (16 m) si è reso necessario utilizzare un rapporto di riduzione basato sulla distanza SOLE - SATURNO, i due oggetti più distanti, tra quelli visibili ad occhio nudo:
Dist. Sole-Saturno 1.427milioni km 1.427 miliardi di m
----------------------- = ------------------ = ---------------------- ~ 90 miliardi
Lunghezza Corridoio 16 m 16 m
Sono state ridotte le DISTANZE reali di circa 90 miliardi di volte !!!
Pertanto ogni metro del corridoio corrisponde a quasi 100 milioni di km!!!
Applicando tale riduzione anche alle dimensioni dei pianeti e del Sole:
Diametro SOLE 1.500.000 km 1.500 miliardi di mm
-------------------- = ----------------- = ------------------------ ~ 16, 7 mm
90 miliardi 90 miliardi 90.000.000.000
Diametro GIOVE 142.800 km 142.800.000.000 mm
--------------------- = --------------- = -------------------------- ~ 1, 7 mm
90 miliardi 90 miliardi 90.000.000.000
Diametro TERRA 12.000 km 12.000.000.000 mm
---------------------- = ------------- = ----------------------- ~ 0,13 mm !!!
90 miliardi 90 miliardi 90.000.000.000
Con dimensioni così ridotte sarebbe stato molto problematico riuscire a distinguere i vari pianeti sparsi lungo il corridoio!
Si è così deciso di adottare un rapporto di riduzione molto più grande, in modo da ottenere degli oggetti facilmente visibili!
Dopo vari tentativi si è giunti ad un valore che è sembrato il più adatto:
Il rapporto di riduzione scelto per rappresentare le DIMENSIONI è stato pertanto di 240 milioni di volte!
In questo modo:
Diametro TERRA 12.000 km 1.200.000.000 cm
--------------------- = ------------- = --------------------- = 5 cm
240 milioni 240 milioni 240.000.000
Diametro GIOVE 142.800 km 14.280.000.000 cm
--------------------- = --------------- = ----------------------- ~ 59 cm
240 milioni 40 milioni 240.000.000
Diametro SOLE 1.500.000 km 1.500.000.000 m
------------------- = ----------------- = -------------------- = 6,25 m
240 milioni 240 milioni 240.000.000
Tutti i costituenti del Sistema Solare sono, in tal modo, chiaramente visibili, anche se:
1- URANO e NETTUNO sono stati inseriti in una stanza oltre il corridoio; inoltre, a causa delle loro enormi distanze dal Sole, si è dovuto ridurre ulteriormente la scala a ben 170 miliardi di volte!
2- Il SOLE è stato rappresentato solo parzialmente, in quanto costruire una sfera di oltre 6 m di diametro non era cosa semplice e sistemarla poi all'interno di un edificio sarebbe stato proprio impossibile!
3- Degli ASTEROIDI, che sono una fascia di migliaia e migliaia di piccoli ammassi rocciosi, è stata rappresentata evidentemente solo la loro posizione.
4- Per PLUTONE ed altri piccoli e remoti oggetti del sistema solare, è stata recentemente creata la nuova categoria dei “nanopianeti”; per questo motivo è stato tolto dal gruppo e sistemato in una busta vicino alle informazioni generali sui pianeti.
Riportiamo l'immagine di un interessante oggetto, che abbiamo potuto ammirare nella sala dell'Astronomia. Si tratta del telescopio appartenuto all'astronomo faentino Giovanni Battista Lacchini e costruito negli anni '20, marca "Wood - England", restaurato nel 2005 dal Gruppo Astrofili "G.B. Lacchini" con il contributo del Comune di Faenza.
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Molto bello e chiaro. Sarà senz'altro servito alla conoscenza dei ragazzi.
RispondiEliminaGrazie, Alberto! E' stata un'attività proficua.
RispondiEliminasalutoni e a presto!:)
Sì, è stata veramente una bella visita quella alla Palestra della Scienza!!!!
RispondiEliminaMolto istruttiva e interessante.
Anch'io sono rimasta molto colpita dal sistema solare in miniatura!
Ma ho visto esperimenti veramente curiosi!
Il fatto è che li hanno costruiti loro con materiali che avevano già in casa e ad ognuno di essi, hanno dato un nome appropriato.
Veramente unica e divertente questa uscita!!!!
La consiglio a tutti gli interessati!
GLORIA 2°B.
anke secondo me è stata una visita interessante. ho visto molti esperimenti ke posso fare anke a casa mia con oggetti molto comuni. ringrazio alberto 46 per i complimenti. SIMONE V.
RispondiEliminagrazie prof per il post sul sistema solare perchè mi può interessare per sapere le distanze da un pianeta al sole e per le loro grandezze. ciao
RispondiEliminaAyoub S.
E' stata una visita molto bella e interessante.
RispondiEliminaMartina
Gloria, Simone e Ayoub mi fa piacere che la visita alla Palestra della Scienza vi sia piaciuta così tanto:).
RispondiEliminaGrazie, Annarita! Mi piace tanto girovagare per i blog dei colleghi e spesso lo faccio con molta fretta , per cui talvolta mi capita di commettere delle inesattezze.
RispondiEliminaElisa
Elisa, ti capisco perché capita anche a me!;)
RispondiEliminaAdesso che conosci la strada, ritornaci spesso, ok?
A presto
annarita
Eh, sì, Renata! Il povero Plutone declassato da pianeta a nanopianeta!
RispondiEliminaConosco il sito dell'Immaginario scientifico di Trieste. Ho delle colleghe della zona, che ho conoasciuto al tempo della sperimenazione Senis.
Fammi sapere come evolverà il laboratorio, il prossimo anno scolastico.
Un abbraccio.
Annarita
Bello l'entusiasmo con cui animi il tuo lavoro: pregevole dal punto di vista didattico, ma anche molto vivo e partecipato.
RispondiEliminaciao!
Mariaserena
semplicemente fantastico. Veramente istruttivo ed interessante. Credo di aver fatto proprio bene a pubblicizzare i tuoi blog con ragazzini e non interessati ad approfondire le materie scientifiche. ancora una volta grazie, cara prof.
RispondiEliminaGrazie, Maria Serena. Sei sempre molto gentile...e mi fai arrossire.
RispondiEliminaCaro Enzo, grazie a te per il tuo continuo supporto e per la tua amicizia:)
RispondiEliminaA presto!
ciao, come vedi ricambio la visita! ti ho già linkata, a presto
RispondiEliminamerins
p.s. bello il tuo blog :)
Ciao, Merins. Benvenuta! Ho ricambiato il link:)
RispondiEliminaGrazie dell'apprezzamento!
A presto!
ho fatto qualcosa di simile in seconda media utilizzando la palestra e partendo dalla Terra rappresentata con un disco di 10 cm di diametro (Giove è oltre un metro!) e una UA pari ad un metro.
RispondiEliminai ragazzi hanno disegnato i pianeti in scala e su una corda lunga ben 38 metri abbiamo segnato le posizioni dei vari pianeti.
una volta disposto tutto è interessante percorrere le distanze fra un pianeta e l'altro e valutare le dimensioni dei pianeti!
limite di questo lavoro è non poterlo lasciare montato.... però abbiamo appeso nel corridoio i vari pianeti, anche se non abbiamo potuto rispettare la scala delle distanze.